Oggi la Chiesa dà inizio al tempo dell”Avvento, ossia l”attesa della venuta del Signore, vero inizio di una storia nuova dell”uomo. Il Vangelo di Matteo ci invita a vegliare e a essere pronti ossia essere immersi nell”Amore di Dio e a rimanere sempre con Lui. Si tratta allora di rivestirci del Signore Gesù e di vivere nella luce, non seguendo le aspirazioni della carne come l”egoismo, le paure, l”odio. I frutti della carne sono: la fornicazione, le impurità, il libertinaggio, l”idolatria, le inimicizie, le discordie, le gelosie, la faziosità, le invidie e le cose del genere. Tutto ciò che è estraneo a Dio è tenebra. Nessuno di noi può considerarsi arrivato nel cammino di sequela del Signore e abbiamo bisogno di metterci alla scuola di Gesù e diventare costruttori di speranza nella nostra società. Per questo in questo periodo siamo chiamati a coltivare alcuni atteggiamenti: il silenzio e la preghiera per ascoltare la voce di Dio che ci parla.
Il silenzio ci permette di far penetrare Dio dentro di noi per fare luce sul nostro cammino e la preghiera è il luogo dell”apprendimento della speranza e la forza per fare scelte coraggiose. La preghiera non significa uscire dalla storia e il ritrarsi nell”angolo privato della propria felicità (Benedetto XVI).
L”incontro con Dio risveglia la nostra coscienza e fa crescere in noi non il desiderio di vivere il Natale di quest”anno, ponendo attenzione ai crocifissi della nostra storia come i giovani che non hanno una famiglia o vivono forti drammi familiari, i giovani senza futuro perchè hanno perso la speranza della vita, i giovani che si drogano perchè abbagliati da sensazioni diverse, i giovani che non hanno lavoro e che hanno fatto degli errori così grossi da rodere la propria coscienza. Chi attende il Signore non può restare indifferente ai bisogni dell”uomo di oggi e ripiegato su se stesso, intorno alle proprie cose.
Giovane …
i tuoi sogni sono i sogni di Dio per te?
le tue scelte sono scelte di luce?
il tuo tempo è il tempo in cui c”è Dio?
i tuoi talenti e le tue energie sei pronto a condividerli?
Giovane…tu sei un dono prezioso per Dio, non consumarlo, ma condividilo e sarai felice!
Sr Mimma Scalera
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